Estate a Londra: gli appuntamenti della National Gallery

national GalleryL’estate è uno dei periodi migliori per visitare Londra. Del resto, si sa, per esplorare la metropoli in lungo e in largo e godersi al meglio gli immensi parchi reali, la pioggia perenne tipicamente londinese e il rigore dell’inverno non sono proprio il massimo. Luglio, agosto e settembre sono i mesi in cui il desiderio di giornate soleggiate può essere esaudito con maggiore probabilità, e i visitatori che soggiornano in città durante l’estate lo sanno bene.

Le offerte di viaggi e pernottamenti low cost, tra l’altro, sono generalmente numerose per questa stagione – basta dare un’occhiata ai siti di Expedia, Venere (sito Italiano) o Trivago per farsi un’idea – e il tutto contribuisce a riempire gli hotel a Londra come in pochi altri periodi dell’anno. E come in pochi altri periodi dell’anno, le cose da fare e da vedere sono moltissime: quartieri, parchi, mercatini, festival, concerti e musical, ovviamente. Ma anche – e non si possono saltare – mostre d’arte e musei. Da dove partire?

Probabilmente dalla National Gallery, che, insieme al British Museum, rappresenta uno dei musei di punta di Londra e dell’intera Gran Bretagna. L’imponente edificio, affacciato su Trafalgar Square, custodisce una collezione unica al mondo, sia per numero di opere – i dipinti sono migliaia – sia per valore e importanza artistica. Botticelli, Michelangelo, Tiziano, Van Eyck, Rubens, Monet e Van Gogh sono solo alcuni dei celebri artisti che è possibile conoscere tre le sale di questo splendido museo.

E non è tutto. Infatti, oltre alla collezione permanente, fruibile dal pubblico tutto l’anno e gratuitamente, la National Gallery ospita anche numerose mostre temporanee, che attirano molti dei turisti in visita a Londra durante l’estate. Fino al 7 settembre, ad esempio, è in programma “Making Colour”, interessantissima temporary exhibition dedicata alla storia del colore e dei pigmenti nell’arte. L’ingresso è a pagamento – £8 è il prezzo del biglietto standard – ma si tratta di soldi davvero ben spesi.

L’approccio al tema è storico, artistico, ma anche scientifico: il percorso si divide per “colori” e a ogni colore sono dedicate diverse opere – firmate da illustri artisti quali Monet, Van Gogh, Cezanne, Tiziano e Seurat – che vedono l’utilizzo di specifici pigmenti o coloranti naturali. È possibile osservare anche vari esempi di materie prime (minerali, vegetali e animali) usate per ottenere i diversi pigmenti sin dai tempi più antichi, prima che questi venissero prodotti sinteticamente a partire dal Settecento. La mostra si conclude con un’esperienza al piccolo cinema della Galleria, dove il visitatore viene illuminato  sulla natura soggettiva e mutevole del colore, anche attraverso una serie di curiosi “test ottici”.

“Making Colour” è uno dei primi tentativi, riuscitissimi, di affrontare l’arte come scienza, oltre che come storia ed estetica. Da vedere.

 

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