Quando si da avvio a un’azienda, a un’impresa, a un lavoro da solo è sempre un’emozione indescrivibile, ma se ad aiutarci c’è un’altra persone il lavoro è sempre un aiuto in più, inoltre si possono vedere meglio pro e contro di una decisione da prendere che può essere importante o meno per l’azienda.
Ovviamente, questa figura ha un nome, ovvero socio, egli prende questo nome non solo perché ha versato anche lui del denaro per fare in modo che l’azienda poteva aprire più in fretta, e dare il proprio contributo, ma anche per via di un contratto che deve aver firmato in modo consapevole.
Questo contratto ha un nome che in molti possono non conoscere ed è Patto Parasociale.
Vediamo nello specifico come funzionano questi contratti e a cosa comportano anche violarli.
Cosa sono?
I patti parasociali sono dei contratti normali e privati che vengono stipulati tra due o più soci di una società/attività di persone.
In base a questi accordi ci si mette d’accordo su come si gestiranno i rapporti tra i soci all’interno dell’azienda anche con gli amministratori e terzi.
Questi documenti sono validi e vincolati solo per le persone che li firmeranno diventando al 100% proprietari dell’azienda/attività/società, durano circa 5 anni e sono da definire contratti a tempo determinato, possono essere però rinnovati quando giunge la scadenza.
Se uno dei soci decide di rinunciarci ha il diritto di recedere al contratto parasociale avvisando almeno 180 giorni prima; possono contenere clausole penali per inadempimento, queste stabiliscono che il loro mancato rispetto da parte di uno o di tutti i soci porta a un pagamento dell’intero importo scritto e concordato.
Come funzionano?
Essi vengono stipulati durante l’atto pubblico con scrittura privata semplice o autenticata, e ultimamente anche oralmente, va scritto e stipulato la durata di questo contratto, he come scritto in precedenza dura 5 anni.
Va poi stipulato l’oggetto di questo accordo che comprende:
- L’esercizio del diritto di voto nella società/attività;
- Il regime di responsabilità dei soci;
- Il finanziamento dell’attività;
- I criteri di ripartizioni anche in caso di perdite;
- La consultazione preventiva sull’oggetto di voto nell’assemblea dei soci e dei patti stipulati;
La nomina e il numero dei componenti degli organi sociali, il numero dei componenti.
La possibilità di usare questi contratti ha un vantaggio per i soci, ovvero che possono non renderli noti ai terzi ed esterni all’attività/società, stessa cosa riguarda il contenuto e le clausole stipulate in privato.
L’infrazione del contratto da parte di uno o di tutti i soci rende l’accordo passibile solo dall’applicazione di rimedi contrattuali: risoluzione per inadempimento, richiesta di risarcimento del danno e applicazione di penali senza che la società possa subire qualche sanzione.