Diritto di abitazione imu: cos’è, come funziona e a cosa serve?

Come tutti sappiamo, l’IMU è un’imposta che si paga su un bene immobile, che spesso può anche non essere la propria abitazione ma anche un terreno grande o piccolo che si usa per la coltivazione e la produzione.

Per chi ascolta con attenzione le notizie riguardanti l’economia del paese avrà certamente sentito parlare di Diritto di abitazione IMU, essa è una tassa da pagare un po’ più diversa, infatti se il proprietario di un immobile non è più presente allora passa al beneficiario di questo diritto. Vediamo meglio la corretta spiegazione e come bisogna prepararsi.

Cos’è?

Come scritto prima, è una diversa tassa da pagare se il reale titolare e proprietario di un immobile situato sul territorio e lo possono sfruttarla e usarla come vogliono, ma se questa persona non c’è a pagare questa tassa saranno i beneficiari dell’immobile che sono scritti sul contratto fatto in precedenza col vero proprietario.

Se il proprietario scompare questo diritto di abitazione permette alle altre persone scritte sul contratto, in caso di affittuari, possono continuare ad abitare dentro la casa, usare il terreno, etc, ma pagando lo stesso la tassa dell’IMU al posto del proprietario.

Infatti alla morte di questa persona, che a volte possono anche essere moglie e marito, il coniuge vivo, con questo diritto di abitazione, può continuare ad abitare nell’abitazione familiare e anche usare i diversi oggetti al proprio interno, anche se possono essere di proprietà della persona scomparsa.

Come funziona e a cosa serve?

Questa regola è scritta in modo chiaro nell’art. del codice civile 540, in caso di scomparsa di un proprietario di un immobile la rata passa a chi è scritto nel contratto d’affitto, oppure, in caso di eredi, loro possono prendere il controllo dell’affitto della casa se ci sono altre persone che la usufruiscono e pagano l’affitto.

Nel caso in cui il proprietario dell’immobile, oltre a essere sposato, vive nell’abitazione e usa i mobili oppure, è proprietario di un campo, che anche questo usa e ci coltiva ciò che vuole, in caso di sua morte improvvisa tutto passa nelle mani del coniuge vivo, toccherà a lei gestire il pagamento oppure può anche decidere di vendere il terreno a terzi.

Tutto però dev’essere denunciato o messo per iscritto che la proprietà del terreno o della casa di proprietà passa ad un’altra persona se non ci si sente in grado di poter continuare a pagare un terreno che magari non si ha più l’età per continuare a pagarlo oppure non si sa bene come curarlo e usare i macchinari adatti. Stessa cosa se si preferisce trasferire in un’abitazione più piccola e lasciare la casa o agli eredi oppure affittarla in caso di lavoratori e studenti.