Richiedere un prestito personale non è una decisione da prendere in fretta dal momento che è una scelta che avrà un impatto più o meno rilevante sul bilancio familiare per un periodo di tempo che può essere più o meno lungo. Per quanto un prestito personale sia spesso finanziariamente meno impegnativo di un mutuo casa, è oggi possibile richiedere finanziamenti personali di consistente importo (di solito fino a 75.000 euro) ed è quindi doveroso chiedersi quali strategie seguire per gestire in modo responsabile un finanziamento del genere.
Anche se ottenere un prestito personale è relativamente semplice si deve considerare che una gestione non corretta di un finanziamento personale può causare ripercussioni su quello che nel gergo finanziario è noto come credit score o, per dirla all’italiana, merito creditizio.
Prestiti personali: cos’è il merito creditizio?
Con l’espressione merito creditizio si fa riferimento a un parametro che le banche e le società finanziarie utilizzano allo scopo di stabilire se chi richiede un prestito è affidabile o meno dal punto di vista finanziario. Questo ha un peso notevole sulla decisione di concedere o no un mutuo o un prestito personale. Conseguentemente, gestire in modo poco responsabile un prestito personale anche non particolarmente consistente potrebbe portare in parte a un rifiuto in caso di richieste successive, per esempio un mutuo casa. È del tutto ovvio che un soggetto che risulta essere un “cattivo pagatore” venga penalizzato in fase di richiesta. È quindi fondamentale fare in modo di pagare puntualmente ogni debito, anche il più piccolo.
Come gestire bene un prestito personale?
La gestione responsabile di un credito comincia ancor prima di richiederlo. Oggi le banche mettono gratuitamente a disposizione dei simulatori online grazie ai quali è possibile simulare il piano di un prestito. In sostanza, inserendo la cifra che si intenderebbe richiedere e il periodo di durata del prestito si ottengono tutte le informazioni relative: importo mensile della rata, interessi totali, spese varie, TAN (Tasso Annuo Nominale) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale, indice che tiene conto degli interessi e di tutte le altre spese correlate al prestito).
Se la rata proposta sembra eccessiva rispetto alle proprie capacità di rimborso è necessario fare valutazioni diverse, magari effettuando una simulazione con un importo più basso oppure allungando i tempi di rimborso.
Al di là del merito creditizio, solo il richiedente conosce a fondo la propria situazione finanziaria, gli impegni futuri ecc. Non è consigliabile impegnarsi con una rata che potrebbe mettere in difficoltà nel rimborso. Si deve infatti considerare che un imprevisto può sempre verificarsi.
In sostanza, gestire responsabilmente un finanziamento personale significa in definitiva fare in modo di essere sempre puntuali nei pagamenti e non farsi cogliere impreparati nel caso di imprevisti.
Può risultare sicuramente utile ricorrere a un registro per gestire il budget personale o familiare attraverso l’annotazione di tutte le entrate e di tutte le spese. Così facendo ci si può focalizzare meglio le esigenze attuali e quelle future in modo da utilizzare in modo corretto le proprie risorse.
Oggi in Rete sono disponibili software anche gratuiti che possono guidare in tal senso. Fondamentale è ovviamente annotare tutto, entrate e spese, anche quelle minime. Così facendo si può valutare con esattezza quale sia la propria capacità di risparmio intervenendo eventualmente su qualche capitolo di spesa che risulti eccessivo.