In molte occasioni capita che l’imprenditore di un’azienda deve allontanarsi dalla propria sede di lavoro e viaggiare per affare, stare a casa un lungo periodo per cause di malattie e cure oppure per poter stare a casa con i figli. In questi casi l’azienda non chiude ma passa nelle mani di un’altra persona che si assume la piena responsabilità di tutto e la fa andare avanti facendo le veci dell’imprenditore, in questo caso si parla di affitto d’azienda.
Entrambe le parti ovviamente hanno la fiducia dell’uno e dell’altro, anche perché sono entrambi sotto contratto e ci sono molti vantaggi sia per l’affittuario che per chi affitta l’azienda. Spieghiamo più nello specifico di cosa si tratta.
A cosa si riferisce
L’affitto d’azienda è un altro tipo di contratto che gli imprenditori, soprattutto in questo periodo, fanno più spesso perché esso ne riceve grandi vantaggi e anche a chi viene affittato ha varie agevolazioni come la riscossione del canone e la liquidità da parte dell’affittuario.
La seconda persona poi, dal canto suo, non ha bisogno di dover acquistare i beni e i servizi dell’azienda stessa e lavora al posto dell’imprenditore vero anche in caso di trasferta per lunghi periodi di tempo. In poche parole, l’affitto d’azienda è un noleggio l’intera azienda a un altro imprenditore che deve continuare la propria attività senza prenderne il reale possesso e senza cambiare il prodotto o la tipologia di vendita e di acquisto (da singolo al dettaglio).
È un contratto che si basa in primis sulla fiducia e poi sulle diverse tipologie di lavoro che entrambi fanno all’interno del bene immobile, e anche sulla sicurezza e la legalità. Ovviamente le due persone non devono farsi concorrenza l’un l’altro, non devono produrre e vendere gli stessi beni e prodotti perché altrimenti si incorrerebbe al tribunale che potrebbe dare ragione solo a uno dei due e la persona che ha perso deve risarcire i danni e chiudere l’attività.
Quando il contratto di affitto cessa, secondo la Costituzione l’affittante non deve cambiare la propria attività e appropriarsi di quella dell’affittuario di prima.
Come funziona?
Si tratta di un vero e proprio contratto scritto che bisogna compilare di persona per mettere i propri dati anagrafici: nome, cognome, data di nascita, via, codice fiscale, etc. Al momento della firma è necessario aver letto tutte le clausole inserite nel contratto in cui vengono espressamente citate di non cambiare il prodotto che si vende, il modo di acquistare e, nonostante il proprietario non lavori direttamente nell’azienda, deve mantenere il proprio status di capo dell’azienda.
In caso di qualsiasi tipo di violazione ai danni dell’azienda si incorre al tribunale penale e la seconda persona, oltre a perdere il lavoro, deve risarcire l’offesa all’affittuario. Bisogna anche sapere anche che tipo di contratto è e la tipologia di cessazione che può avvenire prima della scadenza, in caso l’azienda entra in fallimento, oppure dopo un periodo medio/lungo, dev’essere presente anche la data della scadenza del contratto e del lavoro.