Tra gli sport, nonché le discipline di stampo militare, di impatto maggiore su un pubblico moderno e dinamico che ricerca sensazioni forti, ispirandosi magari a figure storiche della guerra o a campioni della balistica venatoria, ritroviamo senza ombra di dubbio il Softair.
Questa particolare forma di tiro tattico contempla, assieme ad una buona forma fisica dell’individuo che lo pratica, doti di coordinazione occhio-mano, capacità di reazione e di offesa millimetriche; tutti elementi che concorrono alla formazione di una personalità lucida e pronta ad intervenire in maniera ponderata anche negli eventi della vita, e non solamente sportivi.
Il softair viene praticato con attrezzatura generalmente abbastanza costosa; questa disciplina contempla infatti l’utilizzo di Air Guns (armi ad aria compressa), ricambi per fucili, guide a molla e ottimizzatori di velocità per chi desidera giocare da subito a livello professionale, occhiali tattici (di norma abbinati ad una serie di Grenade Pouches o portaproiettili granata), portacaricatori (indispensabili nel caso in cui si pratichino gare a pattuglia, in cui gli avversari vengono neutralizzati durante una sessione di gara estesa) ed una serie di accessori volti a difendere l’atleta.
Tra questi ultimi, oltre alle classiche tute militari, troviamo spesso comodi e pratici parka, in grado di lasciare libertà di movimento, per le sfide in campagne, boschi oppure di Orienteering Softair (una commistione tra il softair classico e lo sport dell’orientamento). Gli elmetti e le maschere, costituite generalmente da neoprene, rappresentano una prima forma di sicurezza fondamentale, specialmente nel caso in cui ci si dedichi a gare deathmatch o alla concitata frenesia del softair “a rubabandiera”, in cui l’organizzazione ed il tempismo la fanno da padrone.
Non mancano, sia tra i gruppi di professionisti che di dilettanti, le rievocazioni “storiche”, in cui si impersonano grandi generali del passato, oppure ci si immedesima in lotte senza esclusione di colpi a “blocchi”, in cui si è accomunati da un “credo militare” ben preciso. In ogni caso, una peculiarità del softair è costituita dalla necessaria correttezza ed autodisciplina del partecipante, il quale -non appena viene colpito- affermerà di essere stato “colpito o ucciso”; oppure “catturato”, nel caso in cui si giochi a squadre di cattura.
Si deduce quindi quanto sia necessario essere in possesso di un’arma in grado di garantire una presa rapida dell’avversario: ultimamente vengono predilette le ASG (Air solid gun) di tipo elettrico, di norma alimentate da batterie al nichel-metallo idruro. Sarà l’esperienza della squadra e del giocatore decidere infine per quale tipo di munizioni optare; sapendo che di norma il peso di un pallino da softair non sorpassa gli 0,30 grammi nei casi in cui siano principianti a far uso dell’arma. Si opta inoltre per materiali genericamente di tipo plastico, per evitare traumatismi inutili.
Tra i migliori fucili per chi desidera iniziare a praticare la disciplina del softair ricordiamo, infine, il modello M4 Lone Star Border Patrol, adatto per chi desidera avere in mano la replica di un’arma potente ed unica nel suo genere, dotata di cuscinetti in grado di smorzare l’attrito, ed incrementare la performance delle meccaniche offrendo un fire rate (capacità di cuoco) ottimale; a ciò può aggiungersi il modello M4 A1 Commando Full Metal Jing Gong, dalla scocca aggressiva completamente metallica, del tutto customizzabile e dotato di switch semiautomatico/automatico. Grazie a questi strumenti, è possibile iniziare, osservando le debite precauzioni, una delle discipline più trend ed in voga del momento, con tutto il divertimento che ne deriva.