Tutti quelli che hanno un sito web sanno che la maggior parte dei visitatori arriva da 2 fondamentali canali: i motori di ricerca e i social network. Almeno in Italia, ma è così in gran parte del mondo, in entrambi i settori esistono 2 big che dominano il mercato: google e facebook.
Oggi prendiamo in considerazione solo l’aspetto relativo ai motori di ricerca e cerchiamo di capire come posizionare un sito web su google con tecniche cosidette “white hat” ossia lavorando secondo le regole senza usare trucchi o stratagemmi che potrebbero ripagare sul breve periodo ma a lungo termine potrebbero portare a penalizzazioni o ad esclusione del proprio sito dagli archivi del motore di ricerca.
Ottimizzazione on page
Non voglio entrare in dettagli tecnici che non mi competono e che sarebbero fuori luogo in questa guida che vuole trattare l’argomento al livello base. Quello che però vorrei sottolineare è: come deve essere un sito web o un blog? Il mio consiglio è quello di concentrarsi su una nicchia specifica in cui si hanno grandi competenze.
Il sito deve avere un aspetto professionale e chiaro, deve essere diviso in sezioni e contenere informazioni utili all’utente e quanto più approfondite possibili. Ogni volta che si realizza una pagina o un articolo (nel caso di blog) ci si deve domandare: le informazioni sono davvero utili? Riescono a risolvere un’esigenza specifica?
Per il momento non mi concentrerei su aspetti più tecnici (numero di parole, tag h1,2, ecc.) ma già avere la consapevolezza di aver realizzato un sito che sia utile, chiaro e piacevole da leggere è un forte passo avanti che ci aiuterà a renderlo popolare facilitandone il posizionamento sui motori di ricerca.
Link building
La link building non rientra nella cosidetta White hat perchè i link dovrebbero essere tutti naturali. Tuttavia non vi è nulla di male nel contattare webmaster, blogger famosi della propria nicchia o importanti riviste online chiedendo di poter scrivere gratuitamente articoli per le loro piattaforme. In cambio si potrà ricevere una citazione, un link (non importa che sia dofollow o nofollow) perchè comunque si parlerà di se e del proprio progetto e si rafforzerà la propria immagine come un’autorità del settore.
Tutto ciò avrà l’effetto indiretto di aumentare le provabilità di essere linkati da risorse importanti migliorando il posizionamento sui motori di ricerca.
Il proprio sito come un brand
Per facilitare quanto detto nel punto precedente è bene trattare il proprio sito come un brand. Bisogna far parlare di se e del proprio progetto diffondendo contenuti rilevanti sui social network, pubblicando guide gratuite, diffondendo video che trattano argomenti specifici, ma, anche, manifestazioni ed eventi… insomma tutto quello che potrebbe far parlare di se e farti ottenere link in maniera naturale.