Le credenze popolari sono molteplici e guardando solo all’Italia è possibile trovare numerose differenze tra le varie Regioni, soprattutto per quanto riguarda il post mortem. Vi sarà sicuramente capitato di sentir parlare di diverse usanze ma non sempre chi le adotta è a conoscenza delle ragioni che vi stanno dietro. Per questo motivo oggi abbiamo raccolto per voi alcune delle credenze popolari più comuni, spesso scambiate per semplice superstizione, ma che in realtà raccontano una storia: quella del nostro Paese.
Prima di raccontare i perché, vi ricordiamo l’importanza di rivolgersi ad un personale preparato e attento come quello della Cattolica San Lorenzo per un funerale completo.
Coprire tutti gli specchi
Una delle credenze popolari più conosciute è quella di dover coprire tutti gli specchi quando muore qualcuno.
A Napoli, ma non solo, nel momento in cui un caro muore è quasi automatico procedere alla copertura di tutti gli specchi presenti in casa con dei panni scuri, ma da dove nasce questa credenza? Perché si pensa a fare una cosa del genere durante un momento così drammatico?
Secondo la cultura popolare, gli specchi sono in grado di catturare l’anima presente nell’immagine riflessa e questo comporterebbe, nell’ottica della presenza di un defunto, di impedire all’anima dello stesso di raggiungere l’aldilà. Un’altra spiegazione spesso data a questa usanza è quella di voler evitare che l’anima del defunto finisca per rimanere intrappolato nello specchio una volta visto il suo riflesso.
Di pari passo a questa usanza, troviamo quella di dover tenere aperte porte e finestre. L’ottica è sempre la stessa, solo in questo modo l’anima del defunto potrà uscire facilmente dalla casa e non vi rimarrà intrappolata.
La veglia
Ci sono credenze popolari che riguardano, poi, la veglia. Durante la veglia notturna è usanza posizionare un certo numero di sedie intorno al defunto in maniera tale che le anime già presenti nell’aldilà possano farvi visita per accoglierlo nel nuovo mondo.
Inoltre, non viene mai lasciato totalmente al buio, questo per fornirgli la giusta quantità di luce per affrontare il nuovo viaggio dell’anima.
Dopo la mezzanotte, inoltre, il defunto deve essere lasciato solo e il motivo riguarda sempre l’anima che solo senza nessuno può lasciare il corpo.
Usanza vuole che nella tasca del defunto vengano messe delle monete per poter pagare l’obolo a San Pietro e poter quindi entrare in Paradiso; sotto il cuscino, invece, si pongono un piatto e le posate per i pasti quotidiani.