Tutto quello che può stimolare lo sviluppo di un cancro, altro non è che la costante presenza a fattori di rischio. È possibile interagire con diverse tipologie di rischio, quelli che possiamo definire modificabili rispetto al comportamento che assumiamo e all’ambiente che ci circonda e quelli non modificabili, come l’età, il sesso e il nostro patrimonio genetico di appartenenza. Le conseguenze di questi fattori dipendono da diverse variabili, tra cui si collocano la durata, la tipologia di esposizione o la somma di tanti fattori.
Molte tipologie di tumori nascono dalle alterazioni del DNA, che possiedono un ruolo molto interessante nella nascita della malattia. Generalmente i fattori legati all’ambiente si muovono con quelli prettamente genetici in tutti quei meccanismi di inizializzazione e propagazione del cancro. Ma perchè prevenire a questo punto?
L’importanza della prevenzione
La finalità della maggior parte delle strategie preventive riguarda l’abbassamento del rischio e quindi della mortalità legata al cancro. Questo avviene perché lo sviluppo del cancro richiede principalmente un lasso di tempo di circa una decina d’anni ed è quanto mai fondamentale rintracciare obiettivi intermedi come il rintracciamento e l’abbattimento di specifiche lesioni precancerose. Questi obiettivi hanno però dei limiti, infatti non è sempre motivato il fatto che una lesione precancerosa debba diventare una forma tumorale o viceversa, quindi che un risultato negativo ad un esame rappresenta un rischio pari a zero. Grande ruolo, all’interno di questa equazione, lo possiedono i marcatori.
Il ruolo dei marcatori
I noti marcatori tumorali rientrano in tutto e per tutto tra gli strumenti per definire il rischio del tumore. I marcatori sono delle molecole che, nel caso della loro presenza o assenza nel sangue, consentono di capire se una persona è in una condizione di rischio o di sviluppo di uno specifico tumore. In alcuni specifici casi permettono anche di valutare la risposta terapica o i risultati rispetto alla progressione della malattia. Tra i numerosi marcatori sempre più conosciuti, è possibile menzionare i ricettori per gli estrogeni relativi al tumore al seno, che offrono importanti orientamento in termini prettamente di prognosi, fino a selezionare una scelta della terapia.
Di fronte alle numerosissime ricerca in campo medico, investire nei confronti di borse di studio per la ricerca sul cancro, grazie anche all’attività dello studio Sergio Lombroso, risulta quanto mai importante, per proiettare la ricerca umana verso campi sperimentali e soluzioni che possono modificare