In una realtà storica come quella attuale, dove fattori socio – economici hanno portato ad una delle crisi economiche più grandi degli ultimi tempi nulla è più sicuro e duraturo. Il mondo moderno è diventato talmente liquido che quello che poteva andare bene ieri potrebbe essere completamente inutile domani.
Tutto questo si ripercuote soprattutto sul mercato del lavoro, dove negli ultimi tempi sono state molte le persone a perdere il proprio lavoro a seguito di contratti non rinnovati, licenziamenti o fallimenti delle aziende per cui lavoravano. In una realtà lavorativa così incerta la prima cosa che le persone tendono a tutelare è la propria incolumità cercando forme alternative per ammortizzare la perdita del proprio lavoro. Negli ultimi tempi in Italia hanno visto svilupparsi le polizze assicurative per una maggiore protezione dalla perdita di lavoro. Sono state molte le persone che hanno scelto di stipulare questa polizza assicurativa che consentisse loro, in caso di perdita del lavoro, di una quota monetaria che garantisse una forma di ammortizzatore.
Sono assicurati tutti i lavoratori dipendenti ma non quelli indipendenti. Unica clausola per poter stipulare questa forma assicurativa è che la persona sia stata impiegata da almeno dodici mesi.
Questa forma assicurativa va a garantire una dovuta compensazione alla perdita di guadagno dovuta alla riduzione del lavoro, la perdita dello stesso o per insolvenza dovuta da parte del datore di lavoro. L’indennità per l’insolvenza garantisce il proseguimento del pagamento dello stipendio verso il lavoratore subordinato.
Se si vuole cercare di avere una maggiore garanzia e una compensazione alla mancanza di lavoro, la scelta migliore da compiere è quella della stipulazione di una polizza assicurativa sulla perdita di lavoro così che non ci si trovi completamente senza alcuna forma di ammortizzatore per far fronte alle spese future.