Non solo il famoso museo del fumetto… a Lucca c’è molto da scoprire!
Pinacoteca Nazionale di Palazzo Mansi – Già il palazzo in sé è un’opera d’arte. Si tratta infatti di uno dei più importanti e lussuosi palazzi della città. Fu costruito tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVIII secolo e, al suo interno, si possono visitare numerose sale che hanno conservato gli arredi originali, tra le quali spicca la barocca Camera degli Sposi. Ma veniamo alla pinacoteca. Partendo dal piano terra, si trova un primo spazio che viene utilizzato per l’allestimento di mostre temporanee; il primo piano ospita invece il cuore della pinacoteca, con l’appartamento monumentale, dove è esposta una notevole collezione che comprende le opere donate dal Granduca Leopoldo II d’Asburgo Lorena; al secondo piano, infine, si può osservare una collezione di opere realizzate da artisti lucchesi. Quest’ultima parte è stata recentemente riorganizzata al fine di creare una galleria, dove si può apprezzare l’evoluzione dell’arte a Lucca dal Settecento alla metà del Novecento.
Museo Nazionale di Villa Guinigi – Altro prestigioso palazzo è quello che ospita il Museo Nazionale di Villa Guinigi, che fu costruito come residenza di Paolo Guinigi, signore di Lucca nei primi decenni del Quattrocento. Il percorso espositivo permette di fare un viaggio nella storia della città, a partire dalle origini, attraverso diverse sezioni: le civiltà antiche, con reperti archeologici di una necropoli etrusca e resti di epoca romana; dal Medioevo al Romanico; dal Gotico al Rinascimento; dal Rinascimento alla Controriforma; dalla Controriforma al Neoclassicismo.
Lucca Center of Contemporary Art L.u.C.C.A. – Il museo dedicato all’arte contemporanea si trova nel palazzo Boccella, un antico edificio del centro storico, dove vengono allestite mostre temporanee di spicco. Chi ha intenzione di viaggiare a Lucca nei prossimi mesi (provate a cercare qui un alloggio, se siete a corto di idee) avrà l’opportunità di visitare la retrospettiva dedicata al grande fotografo Robert Capa, da poco inaugurata e visitabile fino al 2 novembre. L’esposizione, che riunisce un centinaio di scatti di quello che è stato definito “il migliore fotografo di guerra del mondo”, documenta i conflitti e gli eventi di cui Capa fu testimone. Dalla guerra civile spagnola (periodo al quale appartiene il famoso scatto del miliziano), alla seconda guerra mondiale (gli alleati in Sicilia, lo sbarco in Normandia, l’invasione della Germania), e ancora la creazione dello Stato d’Israele, fino all’ultima esperienza in Indocina negli anni Cinquanta.