I nostri sensi ci permettono di affrontare la vita e tutte le operazioni che svolgiamo quotidianamente, come mangiare, ascoltare, parlare e respirare. Tuttavia alcune patologie ereditarie, malformazioni e fattori ambientali possono compromettere il corretto funzionamento delle strutture uditive, nasali e della gola. In questi casi è necessaria una visita specialistica, perciò è importante capire di cosa si occupa l’otorinolaringoiatria, quali sono gli esami che si possono effettuare e quando farli.
Di cosa si occupa l’otorinolaringoiatria?
La branca della medicina conosciuta con il termine di otorinolaringoiatria, è una disciplina che si occupa dei disturbi che interessano l’udito, la respirazione e la deglutizione. In poche parole l’otorinolaringoiatra è uno specialista polifunzionale, al quale rivolgersi per qualsiasi tipo di patologia e problema che riguarda il naso, la gola e le orecchie.
Nel corso degli ultimi l’anni sono stati compiuti notevoli passi in avanti, grazie al progresso tecnico-scientifico, perciò sono nate una serie di specializzazioni. Si tratta ad esempio dell’audiologia, il cui focus sono le malattie dell’udito, la rinologia, per affrontare con maggiore accuratezza le patologie delle cavità nasali, oppure l’otorinolaringoiatria pediatrica, rivolta alle problematiche che colpiscono i bambini.
Quali esami si possono effettuare presso un otorinolaringoiatra?
Gli otorinolaringoiatri possono svolgere diversi esami, sia a carattere preventivo che diagnostico, per sincerarsi della salute delle orecchie, del naso e della gola. Ovviamente è importante rivolgersi sempre a centri specializzati dove ricevere un servizio di alta qualità, con professionisti qualificati che possono eseguire accertamenti efficienti e fornire diagnosi affidabili.
Trovare ambulatori e studi clinici idonei non sempre è facile, tuttavia basta affidarsi a strutture come il Centro Medico Petrazzuoli. All’interno viene proposto un servizio di otorinolaringoiatria a Caserta rinomato e molto apprezzato, con un team di medici in grado di svolgere ogni tipo di esame strumentale, per indagare qualsiasi anomalia e prescrivere la terapia più adatta alla risoluzione della patologia.
Esame audiometrico
Uno dei controlli più frequenti quando ci si rivolge a un otorinolaringoiatra è l’esame audiometrico. Lo scopo è sincerarsi dell’udito, per determinare l’eventuale presenza di riduzioni nella capacità uditiva della persona che effettua la visita. Di solito viene realizzato all’interno di apposite strutture, ad esempio delle cabine insonorizzate, per evitare qualsiasi contaminazione acustica.
Dopodiché l’interessato deve indossare delle cuffie, quindi il professionista attiva dei suoni particolari per valutare la reazione uditiva. Aumentando e diminuendo l’intensità delle frequenze sonore, il medico può determinare danneggiamenti all’udito, proponendo una diagnosi piuttosto accurata e affidabile. Ciò include sia l’audiometria tonale (l’udito) che vocale (la capacità di comprendere il parlato).
Esame vestibolare
Una visita particolare è l’esame vestibolare, un test con il quale è possibile analizzare la presenza di disturbi nell’equilibrio dinamico e statico del corpo. Si tratta della capacità di una persona di coordinarsi nello spazio, con movimenti adeguati, naturali e corretti. In questo modo si possono individuare anomalie e disturbi caratteristici, come la sindrome di Menière, le vertigini o l’ipoacusia.
L’esame si svolge posizionandosi davanti al medico e rimanendo fermi, sia mantenendo gli occhi aperti che chiusi, per consentire al professionista di valutare eventuali perdite di equilibrio o difficoltà. Nei centri più avanzati viene eseguita la visita con delle apparecchiature moderne, ad esempio maschere speciali o telecamere in grado di rilevare ogni minimo movimento.
Esame impedenzometrico
Un controllo molto importante è l’esame impedenzometrico, con il quale è possibile indagare a fondo l’orecchio. In particolare si può verificare la salute del timpano, dalla cui elasticità dipendono molte delle funzionalità dell’udito. Ciò consente di scovare eventuali patologie e anomalie, disturbi che potrebbero creare danneggiamenti dell’udito più o meno gravi.
Non si tratta di un esame invasivo, infatti non esistono particolari indicazioni per la preparazione, inoltre può essere realizzato su adulti e bambini. L’eseguimento prevede l’introduzione nell’orecchio di un piccolo cono, la cui vibrazione provoca il movimento del timpano, consentendo all’otorinolaringoiatra di verificarne il corretto funzionamento.
Otorinolaringoiatria: quali sono le patologie più comuni?
Naturalmente esistono molti altri esami che si possono effettuare presso un otorinolaringoiatra, sebbene quelli presentati siano i più comuni. Questi test diagnostici servono per verificare la presenza di patologie e anomalie, disturbi più o meno gravi per i quali è sempre consigliabile intervenire immediatamente. Una diagnosi precoce consente di adottare trattamenti adeguati, evitando aggravamenti e complicazioni indesiderate.
Tra le patologie più comuni ci sono la sinusite cronica, con l’infiammazione delle vie respiratorie e delle cavità nasali, la riduzione dell’udito dovuta all’età, ad infezioni oppure ad episodi traumatici, l’acufene, un disturbo neurologico che comporta l’ascolto di un ronzio nelle orecchie, oppure la disfagia, una difficoltà nella deglutizione. Dopodiché altre malattie o problemi abbastanza frequenti sono le otiti, le vertigini, la sordità, le difficoltà respiratorie e i polipi nasali.
Quando rivolgersi a un otorinolaringoiatra?
Non esiste una regola precisa per capire quando sottoporsi a una visita di otorinolaringoiatria, tuttavia sarebbe opportuno effettuare almeno una volta l’anno un checkup di controllo. Alcuni interventi sono di tipo preventivo, come gli esami di controllo oppure la pulizia professionale delle orecchie, con l’asportazione del cerume dalla cavità uditive.
Dopodiché è indispensabile rivolgersi subito a un otorinolaringoiatra in presenza di sintomi come ronzii, diminuzioni dell’udito, naso chiuso, difficoltà nel mantenimento dell’equilibrio, raucedine prolungata, dolori localizzati, vertigini e gonfiori. Queste indicazioni del nostro corpo non devono essere trascurate, poiché potrebbero nascondere una patologia seria, oppure provocare situazioni gravi qualora non si intervenisse o lo si facesse dopo molto tempo.