La polizza auto è obbligatoria per legge: nessun veicolo può circolare su strada senza avere perlomeno la RC di base, ovvero la Responsabilità Civile. Ciò significa che la compagnia assicurativa risarcirà eventuali soggetti terzi coinvolti in un sinistro dal conducente. Ovviamente, l’assicurazione auto ha un costo che porta spesso i contraenti a valutare con scrupolosa attenzione quale sia quella con il miglior rapporto qualità-prezzo e senza dimenticare le eventuali coperture accessorie. In realtà, per risparmiare bastano alcuni accorgimenti mirati.
Risparmiare sulla polizza RC auto: cosa sapere
Per capire come risparmiare sulla polizza auto è possibile confrontare le diverse soluzioni proposte dalle migliori compagnie assicurative su portali di comparazione specializzati e richiedere un preventivo, cosi da conoscere l’importo del premio assicurativo.
I parametri sono molteplici: vi sono assicurazioni che offrono scontistiche a chi stipula un contratto per la prima volta, altre che invece chiedono cifre inferiori se si predilige un pagamento con carta di credito. Ma una delle modalità più diffuse è anche quella di far installare la cosiddetta scatola nera sul veicolo per registrare le performances di auto e conducente, rendendo così il lavoro della Compagnia più agevole in caso di sinistro.
In linea generale, le compagnie assicurative stanno sempre più tendendo a eliminare le sedi fisiche dislocate sul territorio, in favore di servizi telematici sempre estremamente validi, con canali di comunicazione digitali. Ciò consente a molte di esse di abbattere drasticamente i costi per l’utente, offrendogli così una copertura completa e personalizzata a cifre modiche.
Anche altri elementi possono concorrere a rendere il premio annuo più conveniente: la classe di merito è uno dei più importanti, perché più è bassa, più consentirà di avere un premio minore. Ed è proprio per questo motivo che, molti neopatentati che partirebbero dalla classe più alta, sfruttano la cosiddetta Legge Bersani, grazie alla quale possono assumere la classe di merito più bassa di un membro della famiglia anche se il mezzo è diverso (ad esempio una moto).
Contribuiscono all’importo del premio anche l’età, l’esperienza alla guida, il fatto di essere l’unico conducente del proprio mezzo, la città di residenza (alcuni centri urbani sono considerati più trafficati e quindi maggiormente a rischio) e, ovviamente, la cilindrata dell’auto, direttamente proporzionale al costo dell’assicurazione.
Le garanzie accessorie da prediligere
Le polizze accessorie possono completare l’offerta di base con una serie di vantaggi molto utili al proprietario dell’auto: ovviamente, ogni copertura ha un costo, con differenze neanche troppo eclatanti tra una compagnia e l’altra. Occorre quindi valutare bene l’effettiva utilità di ognuna. Ad esempio, la classica Furto e incendio su auto di recente immatricolazione o dal valore importante è auspicabile aggiungerla.
Se il veicolo viene parcheggiato in strada, poi, potrebbe essere utile valutare anche la Atti vandalici e la Polizza cristalli, mentre molto gettonata specialmente da chi percorre lunghe tratte durante l’anno è l’Assistenza stradale. Quest’ultima consente di ricevere il rimorchio del mezzo in caso d’incidente o guasto, nonché il traino fino all’officina convenzionata più vicina.
Vi sono poi coperture come la Kasko, da attivare soprattutto in caso di auto molto recente e costosa: se si causa un danno alla macchina o agli occupanti, si potrà ricevere un risarcimento dalla propria assicurazione. Altre polizze accessorie sono invece molto speifiche, come quella relativa agli Eventi naturali, da valutare soprattutto a determinate latitudini, dove venti forti, grandinate e altri eventi atmosferici estremi possono provocare danni ingenti.
Da verificare possono essere anche la Tutela legale, il Risarcimento diretto (spesso offerto dalle compagnie stesse quale promozione) e la Rinuncia alla rivalsa.