Come funziona il calcolo del ranking ATP, classifica di tennis relativa al più prestigioso circuito internazionale maschile. Sebbene molti atleti siano favorevoli a portare il conteggio sui due anni, allo stato attuale i punti vengono calcolati sui risultati raccolti dai tennisti nell’ultimo anno, ovvero 365 giorni. Ad esempio, nell’aggiornamento di lunedì 23 febbraio 2015 figureranno i risultati dei tornei disputati tra il 23 febbraio 2014 e il 22 febbraio 2015.
Quanti tornei danno punteggio? Quali sono quelli obbligatori?
Le manifestazioni prese in considerazione nel calcolo dei punti e della relativa graduatoria sono tutte quelle riconosciute dall’ATP, ovvero dai “piccoli” Futures e Challenger fino ad arrivare ai tornei del Grande Slam (Wimbledon, Roland Garros, Australian Open e US Open), fino alle ATP World Tour Finals di dicembre, passando dalle eventuali Olimpiadi estive che vanno in scena ogni quattro anni e dagli importanti Master 1000 (tra i quali figura quello di Roma, in scena a maggio di ogni anno al Foro Italico), nove in totale.
In base al posizionamento nel torneo (vincitore, finalista, semifinalista, ecc.) e al prestigio della competizione, l’atleta assieme al budget in denaro previsto riceverà un tot di punti per il ranking ATP, che verranno sommati al successivo aggiornamento del lunedì, per poi essere sottratti un anno dopo.
Gli obblighi dei tennisti in top 100 e top 30
Esistono differenze tra i tennisti che sono tra i top cento e quelli che ne sono fuori, infatti, i primi sono tenuti a rispettare una serie di obblighi che gli altri non sono dovuti a rispettare. Vediamoli di seguito.
Chi è nella top 100 al mondo, è obbligato a partecipare ad alcuni tornei mentre chi ne è fuori può riempire i suoi 18 slot con i suoi migliori risultati senza alcun vincolo. Coloro che hanno la possibilità di poter giocare 9 tornei Masters 1000 della stagione sono obbligati a giocarne 8, tale regola non vale per il torneo di Monte Carlo, che non rientra in questo obbligo. Nello specifico questo vale per chi è nei top 100 al mondo, infatti la loro classifica comprenderà i punti guadagnati nei 4 Grand Slam, negli 8 Masters 1000 e in altri sei tornei.
Per quanto riguarda coloro che sono tra i top 30 al mondo della classifica ATP vi sono ancora altre restrizioni, infatti, devono per forza partecipare ad almeno 4 tornei ATP 500, di cui uno deve essere disputato dopo lo US Open. Dunque, per questi tennisti i 18 tornei che dovranno affrontare per la classifica devono essere così suddivisi: 4 tornei del Grand Slam, 8 tornei Masters 1000, 4 tornei ATP 500 e 2 tornei ATP 250. Il torneo di Monte Carlo può prendere il posto di un torneo 500. Nel caso in cui un tennista non potesse partecipare ad uno di questi eventi obbligatori, non ha la possibilità di rimpiazzare quello 0 con i punti di altri tornei.